Giovedì 31 ottobre, presso la Rotonda a mare di Senigallia, si è svolto
il seminario di Oliviero Toscani dal titolo “Chi non ha mai fatto una fotografia, alzi la mano”.
Per quei pochi che non conoscono la storia di Oliviero Toscani, nato a Milano il 28 febbraio 1942, è un fotografo – definito pubblicitario nonostante lui stesso non lo ritenga un titolo appropriato,
autore di numerevoli campagne di successo.
Tra le tante collaborazioni troviamo: Benetton, Elle, Colors, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, etc.
Premetto subito che… o lo si ama, o lo si odia.
Ad Oliviero Toscani infatti piace dire le cose in maniera molto schietta e diretta.
Il termine fotografo non lo appaga in quanto non realizza immagini perchè innamorato della macchina fotografica, ma poiché ritiene la fotografia il mezzo più potente del nostro tempo.
La fotografia è il nostro patrimonio storico, prima di essa i testi scritti si suddividono in: parole al vento, bugie, propaganda.
Un esempio? La fotografia di moda.
Considerata banalmente da qualcuno come semplici foto di abiti, questa racchiude invece una testimonianza degli usi e costumi della nostra epoca.

Chi è il vero fotografo ai giorni nostri?

Il fotografo vero deve essere:
• colui che ha un punto di vista estremamente soggettivo, al pari di un autore;
• uno sceneggiatore (Chi? Cosa?);
• uno scenografo (Dove?);
• un regista;
• un direttore della fotografia;
• un cameraman.
Per essere un fotografo creativo, serve interpretare ciò che si osserva in maniera originale:
Il fatto di cercare spunti da altri significa solamente una cosa: NON avere idee!
E di conseguenza, non potersi definire creativi.

La fotografia è più vera della Realtà

Sapete qual è la causa maggiore di morte per cause non naturali?
Il Suicidio.
Il prodotto umanità non viene preso in considerazione.
La creatività NON è democratica.
Quando accontenti tutti, non accontenti nessuno.
E quando cerchi di accontentare tutti, finisci per produrre un contenuto mediocre.

La provocazione secondo Oliviero Toscani

La parola provocazione ha assunto oramai una connotazione negativa.
In realtà, la provocazione può ispirare amore, bellezza.
Se l’Arte non provoca, NON SERVE A NIENTE

E i Social?

Il bello dei Social è questo: sono riusciti a mettere i cretini in ordine alfabetico.
Questi sono solo alcuni dei punti chiave affrontati.
Posso dire di avere avuto la fortuna di partecipare a questo Seminario formativo di Oliviero
Toscani svoltosi a Senigallia.

Riassumendo…

Pur sembrando puramente provocatorio e schietto, questa piccola esperienza diretta ha confermato la mia stima verso Oliviero Toscani.
Credo che la Fotografia abbia preso una bruttissima piega, con ideologie di massa alla ricerca del consenso (i famosi “mi piace”) e quindi mediocri.
Io in primis in passato sono andato alla ricerca di questo consenso, sviluppando le mie immagini a seconda di ciò che veniva richiesto.
Riguardando l’operato, comprendo ora bene di come la giusta direzione navighi nel verso opposto.
Per visionare i lavori di Oliviero Toscani: http://www.olivierotoscani.com/

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